lunedì 18 giugno 2007

Villa Literno, il cimitero della monnezza

Ecco le le immagini dall'alto della enorme discarica di Villa Literno: un cimitero per 1,5 milioni di balle di spazzatura su una superficie di 610mila metri quadrati, circa cento campi da calcio.
Ed ecco Villa Literno: campi di pomodoro, serre dove si coltivano fragole e in mezzo il cimitero delle ecoballe, il più grande della Campania.

L´odore fetido arriva fino a cinquecento metri d´altezza. Più di un milione e mezzo di ecoballe a forma di parallelepipedo coperte da teli neri e sparse su 610 mila metri quadrati di terreno.
Per smaltire le quali ci vorranno decenni e senza l´aiuto di nessun termovalorizzatore.

Neppure quello di Acerra, quando sarà pronto, servirà all´operazione perché, come si sa, i rifiuti non sono stati divisi prima di essere compattati e il trattamento con l´inceneritore è ammesso previa inertizzazione, cioè separazione da tutto ciò che non è umido e produce sostanze tossiche, come la diossina.

Segnalato da Joiyce



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37 commenti:

Tanuccio ha detto...

Si potrebbe fare una nuova piramide...

Unknown ha detto...

Costruiamo Montecitorio con le ecoballe. Poi le sedute del parlamento gliele facciamo fare li...

ISOLE-GRECHE.com ha detto...

Già Villa Literno è un posto di merda quanto a criminalità, disoccupazione e quant'altro... adesso pure puzza... la città è abbandonata!!!
Il mio blog sul cinema e viaggi: sei invitato!

Anonimo ha detto...

Immagina tra duemila anni, quando il pronipote di Indiana Jones scoprirà gli ziggurat della monnezza!

Anonimo ha detto...

incredibile!
non lo sapevo!!!
grazie!

Anonimo ha detto...

@ anna: e allora diffondi, ti prego, tra i tuoi amici e le persone sensibili che conosci.

Anonimo ha detto...

a villa literno ecoballe, fitti di locali privati a prezzi esorbitanti,feste per ogni cazz..a gite di ogni tipo....
grande iniziativa complimenti a chi l'ha ideata.

Anonimo ha detto...

vi consiglio di postare il vostro indirizzo su pupia.tv nelle pagine che parlano di villa literno

Anonimo ha detto...

@ anonimo: grazie dei complimenti e per il consiglio, ma sono andato sul sito e non ho capito come fare. Puoi aiutarci?

Anonimo ha detto...

Stasera c'è una puzza a Villa Literno che è una cosa impressionante.... L'amministrazione fa esplodere fuochi d'artificio ad ogni piè levato e si veste a festa non sapendo di andare ad un funerale invece di un matrimonio

Anonimo ha detto...

Post scriptum...
puzza ancora più di ieri sera... siamo circondati help!!! le puzze arrivano da tutti i lati: nord, sud est ovest, regi lagni, rifiuti tossici, discarica di castelvolturno, san tammaro, casal di principe... l'ecoballe sono la ciliegina sulla torta.... ma che importa ai liternesi della puzza! Ci stanno facendo la piazza nuova, le feste, i concertini rock, la biblioteca, il capannone per il carnevale, le sfilate delle macchine d'epoca, la caserma nuova dei carabinieri, le fabbriche dei fuochi d'artificio... questa puzza mi sa di profumo, poi che ce ne frega se la mattina ci svegliamo e scopriamo che il nostro migliore amico è affetto da un male incurabile, io sto in salute! Peccato per chi sta morendo senza poter godere delle magnificenze che questa amministrazione sta ottenendo come baratto per il supermegaipersito di monnezza... io ho la piazza nuova che mi frega!!!!
ahh dimenticavo anche la biblioteca!!!

Anonimo ha detto...

Il 18 maggio del 2003 il nostro mister monnezza, Antonio Bassolino, venne a Villa Literno a sponsorizzare l'attuale Sindaco Enrico Fabozzi. I poveri elettori lì ad applaudire le illazioni del Governatore che prometteva non uno, ma due aeroporti e i conseguenti posti di lavoro che ne derivavano dalla costruzione, ma nel frattempo zio antonio e zio enrico erano lì a mettersi daccordo per dare vita al più grande sito di ecoballe del mondo. Una piccola oasi di 125 ettari di monnezza imballata!!! Le foreste amazzoniche sono i polmoni del mondo e il sito di ecoballe di Villa Literno è il cancro del pianeta. Un mio amico che lavora come vigilante all'interno del sito di Villa Literno mi racconta e mi fa vedere foto e video di enormi zoccoloni (ratti) che girano indisturbati tra le piramidi di ecoballe!!! Queste piramidi hanno anche dei nomi. Due in particolare le chiamano tony blair1 e tony blair2... e lì ci vanno i ratti che appartengono agli alti ranghi della società delle zoccole liternesi. Scherzi a parte si dice che queste piramidi sono situate su terreni di proprietà dell'attuale Sindaco... mmm perciò tony blair!!! Ma tu guarda un po' che coincidenza il primo cittadino aveva dei terreni proprio lì ma purtroppo dicono che non è lui l'intestatario... mah comunque dicono che la sua posizione economica è miglioarata moltissimo da quando ci sono l'ecoballe e non credo che sia solo per lo stipendiuccio (insomma 3500euro al mese) da sindaco che non bastano neppure ad andare a mangiare la pizza da peppe in piazza marconi assieme ai suoi amici.. e che amici li dovreste vedere. Adesso è tardi, la puzza ci toglie il fiato.. ma che ci frega... abbiamo la biblioteca nuova, i motoclub, gli ensamble (quattro stronzi che pensano di essere artisti solo perchè il regista è un cugino di quasimodo di notredame de paris), per non parlare della villa comunale che appena fu innaugurata venne colpita dalla giustizia divina con un temporale che mise a nudo i difetti progettuali di tale opera: da villa comunale a piscina comunale... ahh dimenticavo anche lì c'è una zoccola "peppe whitemouse" ma lui è un essere umano.. insomma ha tutto protocollato, registrato e vidimato...ma questa è un'altra storia!!!

Anonimo ha detto...

x cima da anonimo, rinnovo i miei complimenti e ti do istruzioni per pupia.tv entra nel sito, salta l'introduzione, adesso ti trovi nell'homepage nella colonna a destra c'è il link campania clicca su campania, in alto a destra c'è un motore di ricerca del sito, digita villa literno, a questo punto seleziona sullo schermo una delle discussioni di villa literno e posta il tuo commento con l'indirizzo del blog!!!

Anonimo ha detto...

le piramidi di villa literno, non male come idea in un paese dove monumenti non ce ne sono se non un pilastro di cemento nei pressi della stazione ferroviaria, trasformerebbe villa literno in una meta turistica come gli scavi di pompei o addirittura come il colosseo a roma peccato che l'unico materiale in loco per la costruzione siano cumuli di rifiuti imballati in cplastica bianca e coperti con teli neri!!!!
una domanda a chi ha ideato il sito dave avete ottenuto queste "belle" foto del sito di ecoballe???

Anonimo ha detto...

Ragazzi, vedo che Villa Literno è un nervo scoperto: perché non ci mandate del materiale (testi, foto, video)?
Grazie per essere intervenuti.

@ Daffy: l'autore del post è Joiyce (http://blog.libero.it/joiyce), puoi chiedere a lui

Anonimo ha detto...

complimenti lameduck e mr. cima finalmente c'è qualcuno che dice la verità!!! continuate cosi!! ahhh dimenticavo avete visto che questo sito di ecoballe adesso è sotto osservazione della comunità europea per disastro contro l'umanita o una roba del genere "che pezzi di merda gli autori di questo scempio"

Anonimo ha detto...

provvederemo a mandarvi materiale ma a quale indirizzo mail???

Anonimo ha detto...

Amici cari, quello che avete visto sta sul territorio di Villa Literno. Meno male che che la maggior parte delle "balle" (chiamarle ecoballe è una barzelletta) sono a Giugliano che dista da Villa Literno... milioni di Km

Anonimo ha detto...

L'indirizzo email è: meraviglie.immondo(at)yahoo.it

Mandate, mandate, mandate! ;-)

Cima

Anonimo ha detto...

villa literno: una volta ci si andava per andare andare a prendere un pò di aria pura, distaccandosi cosi dallo smog delle città... ma adesso non è più cosi!!! i liternesi vanno in città per respirare un pò si smog che fa meno male della pattumiera di lo spesso!!! cittadini protagonisti di un futuro di MUNNEZZ!!!

Anonimo ha detto...

cima l'indirizzo non risulta corretto se puoi riscrivilo. Grazie

Anonimo ha detto...

Metti la chiocciolina @ al posto di (at)... ;-)

Cima

Anonimo ha detto...

finalmente hanno sequesrato la discarica di villa literno DISCARICA IMMONDIZIA IMBALLATA E NON ECOBALLE

Anonimo ha detto...

Sono un ragazzo di Villa Literno, e posso assicurarvi che l'odore fedito e nauseante che circola nell'atmosfera sovrastante il territorio liternese è ai limiti della sopportazione. Non è praticamente possibile sostare negli abituali luoghi di ritrovo, a meno che non si sia muniti di apposite mascherine!!! La cosa che più stupisce è il menefreghismo, della cittadinanza (si tengono la puzza affinchè ci sia la piazza!!!), e il nostro bel signor sindaco, si permette anche di trascorrere le serate alla stazione, con tanto di scorta(inutile), a chicchierare con una masnada di ignoranti, fingendo che la situazione ambientale sia alla normalità. Questo potrebbe sembrare un discorso politico, ma non lo è assolutamente visto che di politica me ne intendo poco, comunque mi piacerebbe molto se la popolazione liternese si ribellasse a questa sistuazione, a prescindere dallo schieramento politico(ammesso che esista politica a villa literno)... di questo passo ci ritroveremo a far fronte ad un GENOCIDIO vero e proprio i cui autori sono quei poche che hanno goduto di agiate situazioni economiche sovvenzionate dalla presenza delle ecoballe a Villa Literno!!! Distinti saluti, a risentirci!!!

Anonimo ha detto...

Villa Literno è un nervo particolarmente scoperto (basta guardare il numero dei commenti in questo post, decisamente superiore alla media del blog), e sembra arrivato il momento di cambiare.
Ma come?

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Cima ha detto...

Ho dovuto cancellare (forse con troppo ritardo) tre commenti, perché avrebbero potuto esser ritenuti diffamatori e, comunque, poco inerenti al post.
Da oggi i commenti sono moderati.

Anonimo ha detto...

talvolta commenti che possono sembrare diffamatori sono postati da persone che vedono detrpare il proprio territorio da cumuli di rifiuti arrecando un grave danno all'immagine e all'economia di questo nostro territorio.

Cima ha detto...

È senz'altro così, ma ci sono sedi più adatte, no?

Anonimo ha detto...

Ci risiamo.....i nostri politici in ferie.....e qui c'è gente che scopre di avere il tumore...(l'ultimo qualche giorno fa)....speriamo bene!!!

Anonimo ha detto...

Certo che quando si dice che il popolo è sovrano a me viene da ridere... perché? Come è possibile che a Villa Literno dopo tutto quello che è successo in questi anni con grosse responsabilità di questa amministrazione per uno dei più grossi scempi ambientali del secolo, si fanno le nuove elezioni amministrative e il sindaco in carica viene rieletto ed addirittura prende molti più voti dell'altra volta... Bisognava andare in cabina e massacrarlo, ma questo popolo preferisce la monnezza... e allora che dire? Villa Literno non è una discarica di rifiuti, ma una folla di codardi senza scrupoli che non avranno più diritto di lamentarsi per i problemi ambientali del territorio... il popolo è sovrano?
mmmmmmmmm

Anonimo ha detto...

Abito a Villa Literno da 26 anni, e credo che a noi occorrerebbe un po di sana dittatura... un centinaio di anni ci farrebbero bene!

il liternese medio è ignorante, ma letteralmente. le persone che capiscono la gravità della situazione sono quelle che non sono dentro i meccanismi O NON VOGLIONO ESSERCI.

La camorra è dovunque e nessuno vuole guai.

Potrete anche editarlo, ma io con i miei occhi ho visto un'auto dei carabinieri scaricare (in una notte d'estate) un polacco, pestato per bene e con una rivolverata in una gamba grondante di sangue che diceva che i casalesi l'avevano affidato, dopo averlo ridotto in quello stato, ai carabinieri, perché se ne sbarazzassero!
E giuro che so quello che scrivo.

Giuro anche che provo una gran pena per quei due poliziotti morti durante l'inseguimento di qualche giorno addietro, perché so che non tutti sono corrotti dal "meccanismo" e che Dio ci aiuti perché di persone così ce ne servirebbero!

Ma che devo fare, ho la consapevolezza che le cose non girano per il verso giusto qui, ma non denuncerei il pizzo che per fortuna non subisco, piuttosto andrei via!
Avrei paura a manifestare o anche solo a parlare pubblicamente male di camorristi e assimilati.

Sono un codardo?
Un appellativo del genere la accetto solo da eroi come Saviano o da persone che non sanno di cosa parlano..
perché qui i rischi sono concreti VERI! non è televisione !

"Cosa ci posso fare?"
"Purtroppo qui funziona così!"
"E ch'emma fa!"

dicono i più intelligenti!
gli altri dicono
"Meglio che sto bidone tossico me lo metto io nelle fondamenta! Tanto il mio vicino farà la stessa cosa!"
Dio mio sono vere queste cose ragazzi, mi viene da piangere e desiderei tanto trovarmi altrove,
ma sono qui.


Desidero giustizia ma non posso fare niente.
Posso solo pregare che non mi ammali di tumore io, la mia ragazza, i miei genitori e chiunque altro...

Anonimo ha detto...

le ultime elezioni sono stante vinte da coloro che avevano + potere economicamente!

Anonimo ha detto...

anche se non sono credente mi sembra doveroso segnalare uno stralcio di una catechesi tenutasi nella parrocchia di villa literno non so bene da chi (ma non da questo clero ignorante, cialtrone ed affarista).

"Una delle prime regole che i miei genitori mi hanno insegnato è: «non si parla a bocca piena». All’apparenza, una regola di educazione spiccia. In realtà «non si parla a bocca piena» vuol dire prima di tutto che con la bocca piena non si riesce a parlare: al massimo si farfuglia, si emettono grugniti, come gli animali; oppure, si finisce per mangiarsi anche le parole.
Questo tempo, invece, è quello della voracità: tutto deve essere mangiato con la conseguente deriva animalesca che poi è la condizione di possibilità perché crescano i grandi cancri di questa terra, primo fra tutti la camorra: se tutto deve essere mangiato e consumato, allora anche l’altro può essere consumato, spremuto, mangiato. Pensiamo, ad esempio, agli usi idiomatici del verbo «mangiare»: ci troviamo di fronte ad una vera e propria galleria degli orrori: «questo è tutto un magna magna» a significare la perversione per cui le istituzioni (o chi per loro) pensano al proprio esclusivo interesse; a cui si aggiunge: «vogliamo mangiare anche noi» (quasi a dire che visto che i fatti propri se li fanno tutti, visto che non siamo meno fessi, ce li vogliamo fare anche noi), fino all’espressione: «mi ha mangiato» per significare l’uso violento e vorace della stessa parola. Per non parlare poi dell’abitudine a terminare ogni cosa con una bella mangiata (a latere: anche i fratelli, dopo aver gettato Giuseppe nel pozzo ed aver scartato, per poco, l’idea di ammazzarlo, concludono la discussione con una bella mangiata…). Chi ha studiato psicologia sa che, sin dai primi momenti della nostra vita, la modulazione del nostro rapporto col cibo significa universalmente tutte le altre relazioni affettive e sociali: pian piano il bambino impara che la mamma è qualcosa di diverso e di più rispetto al seno che lo nutre.
Da adulti sembra che questa distinzione cada completamente, tanto da diventare insensibili rispetto a tutto ciò che non significhi cibo, godimento, benessere, essere serviti e riveriti (un esempio banale: contate nel casertano quanti locali di ristorazione e quante librerie; oppure quanti soldi in un anno spendiamo per mangiare fuori e quanti per curare la nostra «anima»…); in qualche modo diventiamo in maniera abituale, fisiologica e anaffettiva irriconoscenti, ingrati e utilitaristici.
Giacobbe invitava Giuseppe a ritornare con una parola. In ebraico si dice dâbâr e significa anche «fatto»: non si tratta, ovviamente, delle chiacchiere che riempiono la nostra vita, ma quella dimensione che distingue l’uomo dall’animale nella quale si concentra la capacità di dare il nome alle cose, di pensare, di amare e di esprimere (anche poeticamente) l’amore, gli affetti, le proprie idee, etc... La parola, in fondo, apre a quel mondo pienamente umano che è il mondo dell’interiorità e della spiritualità. Questo è anche il nostro compito, quello di «ritornare con una parola», di mettere in crisi quella mentalità (di cui siamo totalmente imbevuti e la triste vicenda della spazzatura è lì a ricordarcelo) di una società che produce perché deve consumare e che consuma tutto ciò che ha prodotto e che, di consumo in consumo, finisce per consumare anche l’uomo, ridotto ad un oggetto che si può manipolare, utilizzare, violentare, ammazzare, in definitiva, mangiare. E allora benedetto sia il digiuno quaresimale che, come diceva San Basilio, «è stato ordinato in paradiso» (con riferimento all’albero del bene e del male che non si mangia, non si beve, non si compra e non si vende e che, sembrerà strano alla nostra mentalità mercenaria, era il paradiso). Che il digiuno di questa quaresima ci aiuti veramente in un cammino di conversione che spalanchi alla nostra comunità e agli altri orizzonti di senso carichi di speranza e di cambiamento."

Anonimo ha detto...

by antonio pedana: a bbic c fann a frittet!

 
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