lunedì 17 settembre 2007

Monumenti all'inciviltà

Io penso (e non me ne vogliate) che noi del Sud alla sozzeria siamo abituati. Passiamo davanti ai bidoni della spazzatura ricolmi, con molti rifiuti riversati per terra e non ci facciamo più caso. Passiamo davanti a sedie rotte, materassi luridi, televisori sfasciati e ci sembrano ormai parte dell’arredamento urbano. Nel nostro immaginario hanno sostituito i cespugli, le aiuole, i monumenti, le fontane zampillanti. Ci accorgiamo che siamo un popolo di sudicioni quando visitiamo qualche paesino ben tenuto del Nord. Non dico che gli incivili lì non esistono, questo no. Dico però che ci sono abitudini diverse che, per fortuna dei residenti, anzi per loro merito, permettono di avere città decisamente più decorose. Sorvolo sul discorso raccolta differenziata (meriterebbe molto più spazio) che al Nord non solo è una realtà ma è anche un obbligo a questo punto un po’ iniquo vista la strafottenza con cui noi produciamo rifiuti indifferenziati che dovrebbero essere domestici ma in realtà comprendono computer, divani, sdraio e qualsiasi altra cosa che con un po’ di sforzo, in due, si riesce a trasportare.
Sorvolo anche sulla pretesa di dover smaltire i rifiuti lontano dalle proprie case, possibilmente vicino alle case degli altri e vado direttamente alla cosa che più mi ha stupita nei frequenti soggiorni in città e paesini, principalmente della Lombardia, che ho fatto in passato: la meravigliosa assenza, per le strade, di quei sudici e antiestetici cassonetti! Non credevo fosse possibile!
A Borgarello (Pavia) c’era un punto di raccolta della spazzatura dove ognuno, ligio al suo dovere di cittadino, vi portava i rifiuti circa mezzora prima del passaggio del camion dei rifiuti. I sacchetti venivano raccolti dalle 7 alle 7.30 e dalle 19.30 alle 20.00. In tutto il resto della giornata niente rifiuti maleodoranti per le strade!!
Da noi invece un proliferare di delicati profumi ottenuti dal mix di uova marce e pesce putrefatto.
Questo in pieno centro cittadino.
Ogni tanto cerco di trovare un po’ di aria buona per le strade di campagna. Anche in questo caso mobili, apparecchiature elettroniche, lavelli, sanitari…insomma scartando quelli in condizioni peggiori ci si può aprire un negozio dell’usato. Ma è tutto regolare, queste discariche a cielo aperto ci sono sempre state, le hanno documentate i giornali locali ma sono ancora lì.
Le istituzioni hanno cose più importanti da fare tipo non sterilizzare i randagi, non provvedere alla pulizia delle spiagge, non ricolmare le buche del manto stradale.
Mi spingo allora in località Sette Torri.
E’ un posto favoloso, un villaggio vecchio stile abitato da poche anime, nella parte più nascosta delle campagne giovinazzese. Sembra una fotografia immutata di secoli fa. O meglio così sembrava finché qualche imbecille ha deciso che proprio lì andava messo un enorme traliccio con ripetitori cellulari e antenne paraboliche. E’ così imboscato che con stupore ho scoperto che molti miei concittadini non ne conoscono l’esistenza. Questo però non è purtroppo vero per quei criminali che hanno fatto questo:







L'amara scoperta l'ho fatta qualche domenica fa. Ci rimasi malissimo. E pensai di dirottare la passeggiata verso la mia campagna. Ma è stato come cadere dalla padella nella brace. Ecco cosa c'era nelle vicinanze:



.......A ME SEMBRA ETHERNIT!!!

.......ETHERNIT = AMIANTO = GRAVISSIMO RISCHIO PER LA SALUTE

.......ERGO, RESPONSABILE DELL'ABBANDONO = ASSASSINO


Ho segnalato la cosa in Comune che mi ha dirottato al Comando dei Vigili Urbani. Staremo a vedere quando si muoveranno. Quest'estate, in pieno boom di villeggianti, dell'amianto è stato abbandonato sul lungomare, alla mercé di bambini curiosi. Ci è rimasto indisturbato per oltre un mese. Devo essere ottimista?

segnalato da Araba Fenice


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1 commento:

Tanuccio ha detto...

E stranamente non ci sono resti di auto...

 
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